Ventennale Unesco, venerdì giornata di studi sulla Camera Reginale

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Venerdì prossimo (31 ottobre) a partire dalle ore 9,30 nella Sala Borsellino di Palazzo Vermexio si terrà la giornata di studi su: SIRACUSA AL TEMPO DELLA CAMERA REGINALE TRA BIANCA DI NAVARRA E GERMANA DE FOIX: Architettura, arti figurative ed economia.

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28 Ottobre 2025

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Venerdì prossimo (31 ottobre) a partire dalle ore 9,30 nella Sala Borsellino di Palazzo Vermexio si terrà la giornata di studi su: SIRACUSA AL TEMPO DELLA CAMERA REGINALE TRA BIANCA DI NAVARRA E GERMANA DE FOIX: Architettura, arti figurative ed economia.
L’evento rientra nel programma per la celebrazione del ventennale dell’iscrizione di “Siracusa e le necropoli rupestri di Pantalica” nelle lista dei siti Unesco. Interverranno Antonino Lutri, soprintendente per i Beni Culturali e Ambientali di Siracusa, e di Rita Insolia, direttrice della Galleria di Palazzo Bellomo, quali responsabili degli istituti regionali competenti a Siracusa per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, in particolare quelli di età medievale e rinascimentale. Il direttore scientifico del Ventennale Unesco, Lorenzo Guzzardi, introdurrà e coordinerà la giornata di studi, che prevede gli interventi di quattro specialisti del settore, i quali, col supporto di immagini, illustreranno l’argomento sotto vari punti di vista.
Questo il programma dell’incontro con i titoli delle varie relazioni e le principali indicazioni sui loro contenuti.
- Lucia Trigilia (direttore scientifico del Centro Internazionale di Studi sul Barocco
Isabella di Castiglia e il rinnovamento edilizio a Siracusa nell’età del Rinascimento

- Isabella di Castiglia primeggia tra le regine di quella stagione di prosperità, che pone al centro il decoro cittadino e va considerata nel suo complesso motivo di importanti innovazioni nelle arti e nell’architettura di Siracusa. Durante la sua Camera, dal 1470 al 1504, Isabella cerca il favore della città svolgendo una politica indipendente dal sovrano. Gli usi catalani si impongono tra il 1420 e il 1536, anni in cui Siracusa fu capitale della Camera Reginale. In questo periodo fiorisce il “Gotico mediterraneo” con i suoi ricami di pietra, le bifore e le trifore che ingentiliscono le facciate dei palazzi, i portali, gli ariosi cortili con la scala escuberta e i luminosi loggiati. Una ricca e agiata committenza segna il volto catalano della città. In questo clima culturale si impone la presenza di grandi artisti quali i Gagini, Laurana e Antonello da Messina, pionieri del Rinascimento in Sicilia, che si avverte pure in alcune forme architettoniche di transizione non più subalterne al Gotico. In questa edilizia è il segno dei forti legami con la cultura iberica, in particolare con la regione del levante dell’antica Corona di Aragona.
- Giuseppe Agnello (presidente onorario della Fondazione Agnello) La Camera delle regine aragonesi in Sicilia - L’intervento passa in rassegna la storia della Camera delle regine aragonesi in Sicilia (1282-1536), analizzandone i differenti assetti territoriali, le caratteristiche giuridiche, amministrative, economiche e sociali e la loro evoluzione nel corso dei secoli.
- Francesco Mannuccia (architetto restauratore) Archivi di Pietra - Lo studio dei materiali e la scienza della Conservazione, un’altra finestra sulla storia - La conoscenza e la caratterizzazione dei materiali che costituiscono un monumento, nel caso specifico la Cattedrale di Siracusa, insieme e in connessione con l’attività del restauro, forniscono elementi di conoscenza, talvolta unici, nella ricostruzione storica dei beni culturali.
- Arturo Alberti (architetto) Giovanni Cabastida e Dalmazio di Sandionisio, due Catalani a Siracusa, tra tardogotico ed esordi rinascimentali. La Cattedrale di Siracusa tra il XV e il XVI secolo - Giovanni Cabastida è stato a lungo Presidente della Camera Reginale sino alla fine dei suoi giorni avvenuta l’ultimo giorno del 1471. In suo onore venne eretto un grande monumento funebre in una cappella della Cattedrale che segna gli esordi della cultura rinascimentale a Siracusa. Dalmazio di Sandionisio a sua volta fu a lungo vescovo della città. A lui si devono molte iniziative per ammodernare la Cattedrale: il nuovo organo, un coro ligneo a tarsie e ancora altro, oltre che l’erezione della chiesa dei Miracoli.

Ultimo aggiornamento: 28/10/2025, 15:25

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